Amare qualcosa o qualcuno significa tenere a quella cosa o persona e averne cura, difenderla e non permettere che nulla di male accada, questo in breve sintesi significa amare. Amarsi non è differente e chi non tiene a se stesso, alla propria cura e difesa e permette che accada qualcosa di male, pur sbandierando ai quattro venti l’amor proprio, di fatto non si ama.
Ora, qualcosa di male può sempre accadere, la vita è un viaggio a volte impervio, ma permettere che ciò avvenga è masochismo, non amore. Qualcosa di male a volte è inevitabile, purtuttavia si cercherà di evitarlo in tutti i modi. Ciononostante non si può evitare il pericolo che neppure si conosce, questo è un fatto, in quella misura giustificabile, almeno la prima volta.
Ma cosa dire di un pericolo manifesto, dichiarato, studiato e denunciato centinaia di volte da centinaia di persone diverse con i mezzi più disparati, verso il quale non si presta la minima attenzione nonostante sia presente nella vita di ognuno 24 ore al giorno 365 giorni l’anno e provochi le sofferenze e le ingiustizie più eclatanti?
Si può ancora parlare di amor proprio? O piuttosto è giusto parlare di malcelato masochismo?
L’ignoranza a volte può risultare fatale. Lo capisce un genitore che insegna al proprio figlio ad attraversare la strada, lo capisce una guida Alpina che avvisa il gruppo di ciò che si può e non si può fare, lo capisce chiunque o quasi, ma stranamente non ha la stessa importanza se rapportata ai vari soggetti. È importante che il figlio colmi la propria ignoranza del codice della strada, ma non è altrettanto importante che il genitore colmi la propria ignoranza in merito a ciò che sta investendo lui e il figlio come e peggio di un camion con tutte le conseguenze del caso.
Il genitore dice “guarda prima di attraversare” segui con lo sguardo le macchine e agisci di conseguenza, ma poi lui stesso non segue altro che le macchine, come se quello fosse l’unico e più grave problema.
Solo nella giornata odierna, senza cercarle, mi sono giunte sul piatto alcune notizie di quelle che dovrebbero turbare molto più di un attraversamento stradale.
La prima notizia si trova qui
Fresca fresca e dovrebbe far sorgere qualche dubbio, almeno una piccola ricerca, almeno fino a scoprire che la JP Morgan fu una delle artefici del crollo del 1929.
La seconda è questa
E in una certa misura fa il paio con quella sopra. A questo punto l’interesse dovrebbe crescere. Uno si guarda attorno e pensa, vuoi vedere che questa crisi è artificiale? Vuoi vedere che è fatta a tavolino? E per quale motivo? Da chi?
Magari si inizia un gioco interessante, al posto del solito “puzzle Ravernsburger” si cercano i dati, si stampano e ritagliano le informazioni e le si mettono su un tavolo in modo che formino un immagine. È un gioco interessante e mostra la scena in modo abbastanza chiaro, almeno quanto si nitida la visuale con la foschia, il che è sempre meglio che attraversare ad occhi chiusi.
La terza è questa
E la quarta è questa
http://www.nexusedizioni.it/geopolitica/tag/elite/
Quattro tessere per iniziare il puzzle più intrigante e utile che tu abbia mai costruito, che istiga ancora di più alla ricerca, alla comprensione, all’analisi della situazione. Che ti permetterà di vedere una scena molto più grave di un attraversamento pedonale. Insomma, se ti ami li segui …. gli indizi.
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