La prova dello sforzo consiste appunto nel mettere sotto stress il cuore, magari camminando su e giù per le scale e poi vedere quale sia la soglia critica. Oltre una certa soglia ci sono problemi e la soglia non è uguale per tutti. Io credo che questo ambiente, questa società, siano state volutamente imbottite di “situazioni stressanti e confusione” in ogni ambito, dalle informazioni all’inquinamento, dalla sicurezza al credo, in modo tale che all’aumentare dello stress compaiano criticità.
Ad alcuni prima, ad alcuni dopo e ad altri non accadrà quasi nulla.
Quando il cuore è sotto stress e arriva al limite il corpo smette di rispondere ai comandi e il controllo viene meno, e lo stesso vale per una mente stressata. Chi si dimentica il figlio in macchina e va al lavoro, chi lo lascia di proposito per andare alle slot, chi si suicida e chi pur non avendo fatto nulla del genere semplicemente si sente confuso e incapace di reagire efficacemente. Non siamo tutti uguali, non tutti possiamo salire otto piani di scale e arrivare nelle stesse condizioni anche se in tempi diversi.
Uno degli errori principali è quello di cercare “il motivo” in quanto non è “uno”. Sono svariati i motivi e nel libro “Scalata alla Libertà” elenco quelli che secondo me sono i principali a cui fornisco le soluzioni che ho adottato personalmente. La propria libertà va prima costruita e poi difesa, ma l’evidenza è che solo poche persone hanno fatto azione preventiva, i più non ci hanno pensato e ora sotto stress vacillano quasi disconnessi dal mondo che li circonda.
Lascia un commento